La tecnica di costruzione
Compatti, granitici, apparentemente incrollabili, i crotti sono costruzioni a secco, uniche nel loro genere, forse prime nostrane espressioni dell’edilizia.
Di forma circolare, vengono eseguiti senza impalcatura provvisoria; Il materiale da costruzione consiste in blocchi di pietra poco sagomati chiamati conci.
Ma andiamo con ordine: sulla linea circolare del basamento, disegnato sul terreno con l’aiuto di un palo conficcato al centro del vano e munito di una corda, veniva posta la prima serie di pietre al fine di formare un anello circolare. Sul primo strato di pietre ne veniva posto un secondo, dal diametro più ridotto, segnato dalla corda che ad ogni strato veniva debitamente accorciata.
Ogni anello di pietre veniva posto in aggetto, cioè sporgente verso l’interno rispetto allo strato precedente e contemporaneamente leggermente inclinato verso l’esterno per impedire all’acqua piovana di entrare attraverso gli spazi tra i massi. Man mano che alla costruzione veniva aggiunto un anello di pietre, se ne aggiungeva contemporaneamente uno esterno, che fungeva da contrappeso al guscio interno e manteneva costante la temperatura.
A copertura della costruzione veniva posta una lastra di pietra.
La porta del crotto, costruita in legno di castagno oppure di larice, era costituita da due strati, resistente e volutamente di dimensioni ridotte per impedire al freddo di uscire e al caldo di entrare.
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